Le patologie dell’Achille interessano sia giovani sportivi sia persone sedentarie di media età, e possono essere divise in tendinopatie, inserzionali o non inserzionali, e rotture tendinee acute o inveterate.
Quando indicato, il trattamento chirurgico di queste patologie può essere eseguito per via open, percutanea o endoscopica. Tuttavia, le tecniche open sono caratterizzate da un elevato rischio di complicanze, soprattutto legate alla guarigione della ferita chirurgica. Per questo, con l’obiettivo di ottenere risultati clinici simili o superiori e di ridurre il rischio di complicanze, negli ultimi anni le tecniche endoscopiche hanno acquisito popolarità. Queste permettono di eseguire diverse procedure come la calcaneoplastica, la reinserzione del tendine d’Achille con ancore, le scarificazioni tendoscopiche e il transfer del flessore lungo dell’alluce. Tali procedure endoscopiche, che possono essere eseguite in maniera isolata o combinate tra loro, permettono di trattare la maggior parte delle patologie dell’Achille.
Tutte le tecniche proposte in questo lavoro presentano i vantaggi della mini-invasività propri dell’endoscopia, ma ciascuna ha determinate indicazioni, specifici vantaggi e difficoltà tecniche. Scopo di questo lavoro è fornire un aggiornamento sulle esistenti tecniche endoscopiche di trattamento delle diverse patologie del tendine d’Achille con le relative indicazioni. Tali tecniche rappresentano un’arma importante nel bagaglio del chirurgo ortopedico che deve affrontare il trattamento delle patologie dell’Achille.