L’infiltrazione intrarticolare di acido ialuronico ha un largo consenso da parte della comunità scientifica per la cura dell’artrosi. Il ginocchio è la sede più trattata, sia per la facilità tecnica della procedura, sia per l’alta percentuale di successo associata alla bassa percentuale di complicanze. L’acido ialuronico è infatti un costituente normale del liquido sinoviale e grazie alla sua struttura molecolare, conferisce a quest’ultimo importanti proprietà reologiche. Nella degenerazione artrosica di un’articolazione è stato dimostrato come vi sia una riduzione della concentrazione di acido ialuronico e una modifica della sua struttura molecolare. Ecco dunque che reintegrare una normale concentrazione e “qualità” di acido ialuronico, seppur esogeno, permette un recupero delle proprietà visco-elastiche del liquido sinoviale e stimola la produzione endogena di ulteriore acido ialuronico.
Con questi casi clinici si è voluto dimostrare che l’infiltrazione intrarticolare di acido ialuronico in un ginocchio artrosico riduce il dolore e migliora la funzionalità articolare. Tali risultati sono duraturi nel tempo, avendo buoni outcomes a distanza di 6 mesi dal ciclo infiltrativo.