Osteoconduttività a confronto di tre diversi scaffold caricati con cellule staminali

Osteoconductivity of three different scaffolds seeded with stem cells

Luca Cavagnaro, Matteo Formica, Lamberto Felli

Clinica Ortopedica, Ospedale Policlinico San Martino, Genova

Introduzione. L’obiettivo dello studio è il confronto di 3 differenti scaffold utilizzati per la rigenerazione del tessuto osseo caricati con cellule stromali mesenchimali (MSC) derivanti dalla stessa sorgente primaria, con il fine di valutarne e compararne le capacità osteoinduttive in un modello murino eterotopico. 

Metodi. Sono state isolate MSC umane da prelievi di cresta iliaca di donatori, espanse in laboratorio e successivamente seminate sugli scaffold in esame. Il costrutto così ottenuto è stato impiantato nel sottocute di topi immunodeficienti. Gli scaffold sono stati prelevati ad 1 e 2 mesi dall’impianto e analizzati mediante opportune colorazioni istologiche. 

Risultati. Tutti i biomateriali hanno dimostrato capacità osteoinduttive e osetointegranti. Bio-Oss® ha dimostrato una buona formazione di osso di tipo immaturo a 2 mesi dall’impianto. SkeliteTM e i due Fosfati di Calcio Bifasici Macroporosi (MBCP A e B) hanno dimostrato una ottima formazione di tessuto osseo lamellare a 2 mesi. La maggior quantità di osso lamellare e organizzato è stata osservata con MBCP-B che rappresenta anche lo scaffold con maggior degradazione del biomateriale. I controlli negativi non hanno prodotto tessuto osseo.

Conclusioni. I biomateriali testati hanno proprietà osteoinduttive. MBCP-B ha raggiunto in maggior tasso di neoformazione ossea e di rapporto formazione ossea/degradazione del biomateriale. La neoformazione del tessuto osseo sembra essere correlata al tasso di Fosfato Tricalcico (TCP) presente nel biomateriale. L’approccio combinato di scaffold, cellule e fattori di crescita (politerapia) rappresenta il gold standard nella creazione di nuovi sostituti ossei.

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