Introduzione. Nonostante la sindrome algodistrofica rappresenti un’evenienza rara nella popolazione generale, nel 4-7% può complicare l’evoluzione di un intervento chirurgico/frattura di un arto. L’obiettivo principale del presente studio è valutare l’orientamento diagnostico-terapeutico della sindrome algodistrofica da parte dei chirurghi ortopedici.
Materiali e metodi. I dati sono stati ottenuti tramite la somministrazione di un questionario appositamente designato, composto da 23 item a risposta multipla.
Risultati. 289 chirurghi ortopedici hanno partecipato allo studio. La maggior parte dei partecipanti non si avvale di alcun criterio diagnostico, ma si basa principalmente sulla propria esperienza clinica. Le classi farmacologiche più comunemente utilizzate sono risultate i bisfosfonati (93%), seguiti dai FANS (43%).
Conclusioni. Il mancato utilizzo dei criteri diagnostici proposti in letteratura può portare, considerando anche l’incidenza non frequente di questa patologia, a possibili errori o ritardi nella diagnosi definitiva. In accordo con quanto suggerito dai più recenti studi i bisfosfonati, ed in particolare il neridronato, rappresentano i farmaci di prima scelta.