L’uso del rivaroxaban in chirurgia ortopedica maggiore

The use of rivaroxaban in major orthopedic surgery

A. Piscopo, C. Abate*

U.O.C di Ortopedia e Traumatologia, * U.O.C. di Anestesia-Rianimazione, Ospedale ”Fatebenefratelli” Benevento

Riassunto

Il tromboembolismo venoso (TEV) è un problema clinico e sociale rilevante, basti pensare che il 10% della mortalità ospedaliera è ascrivibile a tale evento morboso. In particolare la chirurgia ortopedica maggiore è gravata da un rischio tromboembolico particolarmente elevato. I farmaci storicamente utilizzati per la profilassi della TEV sono l’eparina non frazionata, le eparine a basso peso molecolare, il fondaparinus, gli antagonisti della vitamina K, farmaci di provata efficacia ma che riconoscono il loro punto debole nella modalità di somministrazione, nella posologia variabile e nella necessità di monitorare i parametri coagulativi in corso di terapia. Il rivaroxaban (Xarelto® Bayer), inibitore diretto del fattore Xa, somministrato per via orale a dosaggio fisso e senza necessità di monitorare i parametri coagulativi, sta cambiando l’atteggiamento di ortopedici ed anestesisti nella pratica clinica. Scopo del nostro studio è quello di riportare i risultati della nostra esperienza su 307 pazienti, di età compresa tra 36 e 81 anni, operati di artroplastica di primo impianto e di revisione di anca e ginocchio, tutti trattati con rivaroxaban.

Summary

Venous thromboembolism (VTE) is a significant clinical and social problem, considering that 10% of hospital mortality is attributable to such morbid event. In particular, the major orthopedic surgery is subject to a particularly high thromboembolic risk. The drugs traditionally used for the prophylaxis of VTE are unfractionated heparin, low molecular weight heparins, the fondaparinus, vitamin K antagonists, drugs of proven efficacy but that recognize their weak point in the mode of administration, the dosage variable and the need to monitor coagulation parameters in the course of therapy. Rivaroxaban (Xarelto® Bayer), direct factor Xa inhibitor, administered orally, fixed-dose and no need to monitor coagulation parameters, is changing the attitude of anesthesiologists and orthopedic clinical practice. The aim of our study is to report the results of our experience of 307 patients, aged 36 to 81 years, operated the first implant arthroplasty and revision hip and knee, all treated with rivaroxaban.

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