Tutti hanno una propria filosofia; molti hanno l’indole del vero filosofo senza magari sapere di esserlo; pochi sono coloro che riescono a trasmettere, attraverso una scrittura chiara e credibile, il loro pensiero e le proprie verità esistenziali. Di quest’ultima aristocrazia fa parte Samuele Valentino, una luminosa carriera da ufficiale medico, una qualifica di specialista ortopedico convalidata e impreziosita sul campo. Vita e professione affrontate con uguali rigore, disponibilità e ottimismo. Tanto da sentire il dovere – dopo un lungo cammino percorso – di trasferire sulle pagine di un libro i sentimenti percepiti nel proprio animo e le riflessioni maturate nella propria mente.
Quella che poteva essere l’ispirazione di un momento – o il bisogno quasi fisico di vuotare un sacco ormai carico di esperienza – ha presto lasciato il passo a una metodica impostazione letteraria. Per cui al primo libro si è aggiunto il secondo, poi un altro e un altro ancora, in una sequela di opere che potrebbe non essere arrivata al suo epilogo, visto che quel sacco stenta ancora a svuotarsi. Una trilogia, finora. La trilogia di quella che l’autore definisce “ricerca di senso”. Che vede il suo esordio con “Un tesoro nascosto”, ricerca di senso nel tempo, nei vari momenti della vita; replica con “Ci sono cose nel silenzio…”, ricerca di senso nei luoghi dello spirito e della memoria; si conclude – per ora – con “Il meraviglioso e… il quotidiano”, ricerca di senso nel meraviglioso della gente, immaginando incontri con persone comuni, capaci di offrire lezioni di vita.
Sono storie romanzate, personaggi inventati. Ma lo sfondo autobiografico sembra non avere alcun velo. Quella Puglia che si affaccia di tanto in tanto nei racconti, col suo calore e i suoi profumi, è la terra che ha visto crescere Samuele Valentino, nato a Canosa, nel ’51. Quella accademia che offre lo spunto per ricordare i valori della disciplina e del rispetto delle regole è l’Accademia di Sanità Militare di Firenze, che lo ha visto primeggiare e lo ha poi accompagnato verso la laurea. Quell’ospedale in cui opera con dedizione un “medico calamita”, che si attacca al malato come a un ferro, offrendogli competenza e umanità, è l’Ospedale Militare di Milano, diretto per tanti anni dal generale di brigata Valentino, che peraltro ne ha ricostruito la storia bi-centenaria in un prezioso saggio (a dimostrazione della sua versatilità di scrittore).
La ricerca del “meraviglioso” porta Geremia – insegnante metropolitano di storia e filosofia, protagonista della trilogia – a rivisitare anime: la sua e quella di amici o semplici conoscenti. Le scruta con occhi profondi, le interroga; e scopre quanto è meraviglioso il quotidiano, il sorriso di un nipote al nonno, la mano tesa di una infermiera, la silenziosa tenacia di un neuroleso, la parola semplice di un prete di periferia. Scopre, in pratica, quanto “meraviglioso” si ritrovi in ciò che viene definito “l’ignoto positivo della gente”. Ne farà addirittura una materia di insegnamento, con tanto di lezioni e con una esercitazione pratica, realizzata attraverso una indagine su persone di insospettabile carisma. I dieci comandamenti di un “Manifesto del Pensiero Positivo” costituiranno il documento finale della ricerca: sarà il dono di Geremia ai suoi alunni e dell’ortopedico-scrittore Valentino ai suoi lettori.
I libri di Samuele Valentino, distribuiti da “Ed Insieme” e da “ABEditore”, sono in vendita sui siti on line specializzati.