Background. Le fratture periprotesiche (FPP) rappresentano una causa emergente di revisione protesica e la loro incidenza appare destinata ad aumentare ulteriormente nei prossimi anni, considerando il sempre più alto numero di protesi impiantate.
Obiettivi. Scopo di questo studio è la valutazione della casistica delle fratture periprotesiche di ginocchio in pazienti ricoverati presso la Clinica Ortopedica dell’Università di Firenze.
Materiali e metodi. Fra gennaio 2004 e aprile 2013, sono stati ricoverati per frattura periprotesica di ginocchio 14 pazienti (età media: 71,7 anni). Ben 13 fratture interessavano il femore distale, una la rotula e una la tibia prossimale. I trattamenti effettuati sono stati: un caso di trattamento conservativo con immobilizzazione in gesso femoro-podalico e assenza di carico, 9 casi di riduzione aperta e fissazione interna (ORIF), 3 revisioni complete e 2 revisioni della sola componente femorale. La valutazione è avvenuta a 1, 3, 6, 12 mesi, e successivamente ogni anno mediante valutazione clinica con il Knee Society Score (KSS). La valutazione radiografica ha preso in considerazione la formazione del callo osseo e il rimodellamento osseo periprotesico.
Risultati. Complessivamente la durata media del follow-up è stata di 38,1 mesi. Tredici pazienti hanno effettuato un follow-up minimo di sei mesi, dieci di almeno un anno. A fronte di punteggi oggettivi validi in termini di funzione articolare globale, è stata rilevata una riduzione dei punteggi soggettivi e dei risultati percepiti dagli stessi pazienti rispetto ai valori ottenuti dopo la protesi primaria.
Conclusioni. La gestione delle fratture periprotesiche di ginocchio è estremamente complessa e richiede un’attenta valutazione della stabilità delle componenti. Il trattamento più appropriato è quello personalizzato sul paziente e la precoce concessione del carico è fondamentale nel recupero di una buona funzionalità.