Rinominare le patologie in base alla categoria che maggiormente ne viene colpita è pratica comune: abbiamo così il gomito del tennista, la schiena da swing, la mano del politico (un vero peccato per il signor De Quervain, che diede a questa sinovite il nome originario), il ginocchio del piastrellista… tutte patologie il cui nome ci richiama rapidamente la loro collocazione e il tipo di dolore a esso correlato.
Ma la frattura dell’amante? Chi direbbe d’impulso che si tratti della frattura di calcagno, che oggigiorno trova la sua causa principale negli incidenti stradali con veicoli a motore?