Il trattamento delle lesioni osteocondrali nelle fratture di acetabolo. Risultati preliminari

Treatment of osteochondral lesions in acetabular fractures. Preliminary results

M. Arduini, R. Iundusi, L. Saturnino, A. Piperno, U. Tarantino

Università di Roma Tor Vergata Fondazione “Policlinico Tor Vergata” Divisione di Ortopedia e Tramatologia, Roma

Riassunto

Il trattamento delle fratture di acetabolo deve essere mirato al raggiungimento di una riduzione anatomica della frattura, di una sintesi stabile, ad una precoce mobilizzazione dell’arto ed alla sopravvivenza dell’articolazione coxo-femorale. Il termine “lesioni osteocondrali da impatto” indica un frammento osteocondrale singolo o pluriframmentario, ruotato o depresso, all’interno dell’osso spongioso impattato. Dal 2010 al 2012 abbiamo trattato una serie di 16 pazienti con fratture di acetabolo. 10 uomini e 6 donne, di età media 45 anni (range 22-71 anni); di questi, 6 presentavano frammenti impattati. Il follow-up medio è di 1,8 anni (range 1-2,5 anni). I risultati preliminari mostrano riduzione anatomica in 13 dei 16 pazienti trattati, con ottimi risultati in 13 pazienti, buoni in 2 e cattivi in 1 paziente. Dei 6 pazienti che presentavano frammenti osteocondrali da impatto abbiamo ottenuto una riduzione anatomica in 4 e buona in 2. Nel trattamento delle fratture acetabolari i frammenti osteocondrali da impatto rappresentano un grave danno articolare dell’anca e possono condurre ad una precoce artrosi post-traumatica, se non adeguatamente trattati. La diagnosi radiografica di questa lesione è possibile grazie all’esame TC, ma il trattamento chirurgico e la riduzione anatomica dei frammenti possono essere molto complicati.

Summary

The main goal in acetabular fractures treatment should be achievement of anatomic reduction of the fracture, a stable synthesis, an early mobilization and the survival of the hip joint. The term osteochondral lesions means an osteochondral fragment or fragments, rotated or depressed, within collapsed cancellous bone. Between 2010 and 2012, we treated 16 patients with acetabular fractures. 10 patients were men and 6 patients were women, mean age was 45 years old (range 22-71 years), 6 of them with an impacted fragments. The mean follow-up of 1.8 years (range 1-2.5 aa). The preliminary results shown an anatomical reduction in 13 of the 16 treated patients, with excellent results in 13 patients, good in 2 and bad in 1 patient. Of the 6 patients with osteochondral fragments we reach an anatomic reduction in 4 and a good reduction in 2 patients. In the treatment of acetabular fractures, the impact osteochondral fragments pose a serious hip joint damage and can lead to a premature post-traumatic osteoarthritis, if not properly treated. Radiographic diagnosis of this lesion is possible thanks to CT, but surgical treatment and anatomic reduction of the fragments can be very complicated.

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