Introduzione. La deformità vertebrale nelle malattie neuromuscolari rappresenta una evenienza molto frequente. Lo scopo di questo lavoro è riportare i risultati del trattamento chirurgico delle deformità vertebrali neuromuscolari con una originale tecnica mininvasiva senza artrodesi.
Materiali e metodi. Riportiamo i dati relativi a 13 pazienti (6 maschi e 7 femmine) di età media 14 anni (11-22). Si trattava di 7 casi di tetraparesi spastica in esiti cerebropatia, 2 di atrofia muscolare spinale tipo 2, 3 casi di sindrome di Rett, mentre in 1 caso si trattava di una scoliosi infantile con grave ritardo psichico. In tutti i casi alla valutazione anestesiologica risultavano ASA 3.
Risultati. Ad una distanza media di 3 anni (2-4,6 a) la scoliosi è stata corretta del 63%, il valore angolare medio di 107° (88-128°) nel preoperatorio è passato a 40° (12-50°) nel post operatorio. Una cifosi era presente in 8 casi ed è stata corretta del 64% passando da 96° (85-120°) a 25° (38-46°). L’inclinazione pelvica è stata corretta dell’82% da 32° (20-44°) a 6° (0-14°). I tempi chirurgici sono stati in media 3 ore e 40 min (3,15-5h). Le perdite ematiche intraoperatorie 150 ml (125-300) e post operatoria 50 ml (0-150), la permanenza media in terapia intensiva 1,5 gg (1-4) e la durata media del ricovero è stata 9 gg (7-15). Si registrano due complicazioni (15%), un disancoraggio del connettore ileosacrale ed una infezione del solo sito chirurgico prossimale.
Conclusioni. La tecnica della sintesi mininvasiva senza artrodesi appare promettente, consente di ottenere delle ottime correzioni delle deformità vertebrali e della inclinazione pelvica con una bassa percentuale di complicazioni. Attualmente questa tecnica viene riservata a pazienti che presentano delle condizioni generali che sconsigliano un intervento tradizionale di osteosintesi e artrodesi.