Scopo. L’ipotesi è che l’uso di fibrina ricca di leucociti e piastrine avanzata (A-PRF) nell’osteomielite da ulcera su piede diabetico, consenta il recupero da questa grave patologia. In questo studio, l’obiettivo era di standardizzare l’utilizzo di PRF in pazienti con osteomielite, per utilizzare questo concentrato piastrinico di seconda generazione, come facilitatore della guarigione.
Metodi. Gli autori hanno prodotto e utilizzato ai fini preliminari membrane A-PRF (1300 g × 8 min) da sangue periferico in 7 pazienti (tutti diabetici) con osteomielite e lesioni cutanee da almeno 6 mesi. Le membrane, insieme al liquido surnatante derivato dalla compressione, sono state inserite nella lesione cutanea fino all’osso dopo uno sbrigliamento chirurgico. È stata analizzata l’evoluzione delle lesioni nel tempo.
Risultati. Tutti i sette pazienti hanno avuto positività al test Probe-to-Bone, la RMN ha rilevato ispessimento cortico-periosteale e/o focolai di osteolisi della cortico-spongiosa in adiacenza all’ulcera. Batteri Gram-positivi sono stati trovati nei nostri pazienti nel 52% dei casi. Cocci Gram+, come S. Aureus (15,6%), S. β-emolitico (12,1%), S. Viridans (7,1%) e Bacilli Gram- come Pseudomonas (10,6%), Proteus (7,8%), Enterobacter (5,7%) sono presenti. La Candida Albicans è presente nel 2,8%. L’emocromo non mostrava alterazioni importanti. Ad oggi, le lesioni cutanee sono guarite in 6 dei sette pazienti trattati (un paziente da più di cinque anni) senza segni di infezione, né di recidive.
Conclusioni. I risultati ottenuti sui nostri pazienti suggeriscono che le membrane PRF potrebbero in futuro diventare un’opzione terapeutica in questa patologia di difficile trattamento.