Riassunto
Introduzione
Nella patologia cronica post-traumatica del polso in fase avanzata (SNAC, SLAC III e IV stadio), l’obbiettivo della chirurgia è sempre stato il tentativo di ridurre il sintomo dolore cercando di preservare il più possibile le funzionalità del polso stesso; numerosi interventi sono stati messi a punto per raggiungere questi obbiettivi(artrodesi parziali, artrodesi dei 4 angoli, l’utilizzo di impianti protesici ?).
Scopi
Gli Autori riportano la loro esperienza relativa al trattamento di resezione della prima filiera del polso associata alla sostituzione della testa del capitato con protesi in pirocarbonio RCPI nel periodo compreso dal 2004 al marzo 2009.
Materiali e metodi
La casistica è rappresentata da 21 pazienti: 10 affetti da SNAC, 10 da SLAC, 1 da morbo di Kiembock al 4° stadio. La principale indicazione all’impianto della RCPI è stata la compromissione della cartilagine articolare a livello della testa del capitato. È stato utilizzato un accesso dorsale perché esso consente una buona esposizione della testa del capitato ed un corretto posizionamento della protesi. Per la valutazione dei risultati i pazienti sono stati sottoposti ad esami clinici e radiografici pre- e post-operatori. Sono stati presi in considerazione i seguenti parametri clinici: dolore, motilità del polso, e forza di presa.
Risultati
Sulla base dei criteri di valutazione addottati si sono ottenuti dei risultati clinici considerati molto buoni in tutti i pazienti controllati. Da un punto di vista radiografico in un solo caso si è verificata una migrazione distale dell’impianto con lieve affossamento nella testa del capitato, ma nessun caso di lussazione o rottura dell’impianto protesico. Nel post-operatorio due pazienti riferivano dolore di grado lieve e moderato rispettivamente sullo stiloide radiale per una sindrome da conflitto con il trapezio e sulla RUD per la presenza di un’instabilità misconosciuta. Nella maggior parte dei pazienti si è riscontrato un significativo miglioramento della mobilità del polso e della forza di presa.
Conclusioni
Alla luce dei buoni risultati clinici e radiografici ottenuti dopo un follow-up medio di 26 mesi (max 61 mesi, min 12 mesi) concludono che tale intervento possa rappresentare una valida alternativa alle artrodesi parziali o totali del polso.
Summary
Background
In post-traumatic chronic wrist desease (SLAC, SNAC at III and IV stage) the aim of surgery has always been pain reduction and wrist function’s preservation. Several tecniques have been performed to obtain this aims (partial arthrosis, four corner arthrodesis, total wrist arthroplasty).
Objects
The Authors report their own experience about surgical procedure of proximal row carpectomy associate to resection of capitate head and prosthetic replacement with Resurfacing capitate pyrocarbon implant (RCPI).
Materials and methods
Between 2004 and march 2009, 21 patients underwent proximal row carpectomy associated to prosthesis replacement of capitate head, 210 patients suffered from SNAC at III and IV stage, 10 from SLAC at III and IV stage and one patient affected by Kienbock’s disease. Compromised cartilage surface of capitate head was the basic indication to RCPI implantation. The Authors performed a dorsal surgical approach because it’s the most adequate to achieve a good exposure of capitate head and a correct implantation of RCPI. The results were assesed with the use of pre and post-operative clinical and radiographic studies, and measurements of active and passive range of motion, grip strength, pulp and key pinch strength. The mean follow-up was 26 months (Range: 12-61 months).
Results
Just in one case at radiographic studies a little distal migration of the implant toward the capitate bone was found. But no implant break or luxation was found at radiographic studies. Post operatively just 2 patients complained wrist pain, that in one was due to an impingement between radial stiloid and trapezium and in the other patient was due to a not diagnosed RUD’s instability. Wrist motion and grip strength were found improved, they reached more than the 80% compared to the uninvolved side.
Conclusions
The authors concluded that this kind of surgical procedure represents a good alternative to total and partial wrist arthrodesis.