Riassunto
Obiettivi. Tra il 2006 e il 2011, 30 bambini sono stati trattati per una frattura sovracondiloidea scomposta dell’omero distale (tipo III sec. la classificazione di Gardland) per via open tramite un accesso posteriore. Scopo di questo studio è valutare i risultati funzionali a medio termine (follow-up medio 38 mesi) dei pazienti sottoposti a tale procedura.
Metodi. I pazienti sono stati valutati utilizzando tre note scale di valutazione per il gomito (QuickDASH, Mayo Elbow Performance Index –MEPI-, e il Broberg and Morrey rating system).
Risultati. Nel 70% dei casi è stato ottenuto con la scala QuickDASH il punteggio massimo, con una ripresa completa della funzionalità. Il punteggio medio è stato di 2,49/100, dove 100 rappresenta la massima disabilità. Utilizzando la scala MEPI nel 93,3% dei casi è stato possibile definire il risultato eccellente; nell’6,7% buono. Considerando la scala Broberg and Morrey 18 pazienti su 30 (60%) hanno ottenuto un punteggio massimo di 100; in 7 casi su 3 (23,3%) maggiore o uguale a 90.
Conclusioni. La metodica utilizzata si è dimostrata affidabile con risultati funzionali eccellenti, sia in termini di recupero di mobilità, stabilità, forza e assenza di dolore.
Summary
Objective. The aim of the present study is to assess the medium-term functional results of 30 children treated with a posterior approach for a Gardland type III supracondylar humerus fracture.
Materials and methods. From 2006 to 2011, thirty children were surgically treated for a Gardland type III supracondylar humerus fracture through a posterior approach. All patients were evaluated with three elbow function scores: QuickDASH, Mayo Elbow Performance Index –MEPI-, and the Broberg and Morrey rating system. Mean follow-up was 38 months.
Results. 70% of patients achieved the maximun score on the QuickDASH. The mean score was 2.49/100, with 100 representing maximun disability. In 93.3% of patients, the MEPI score was excellent, while 6.7% of patients reported a good score. The Broberg and Morrey score revealed a top score of 100 in 60% of patients, while 23.3% of patients had a score of 90 or above.
Conclusions. The posterior approach to the elbow to treat supracondylar humerus fractures represents a reliable surgical technique. It is associated with excellent functional resutls in terms of range of motion, stability, strength and pain.