Sono passati 30 anni da quando per la prima volta il termine evidence-based medicine (EBM) fu introdotto nella comunità scientifica. L’idea di sistematizzare l’approccio alla letteratura offrendone una sintesi critica riproducibile a uso e consumo di clinici impegnati era ingegnosa quanto opportuna, ma come altre novità dirompenti non ha avuto vita facile nella comunità scientifica. Così è stato anche per l’Ortopedia Italiana, che per lungo tempo ha istintivamente snobbato un approccio EBM, che percepiva come un inutile intralcio metodologico al processo decisionale clinico. Le Linee Guida, idealmente un ponte tra letteratura scientifica e pratica clinica, sono state guardate con sospetto perché ritenute un ostacolo alla libertà di scelta in ambito diagnostico e terapeutico. Un pregiudizio in larga parte alimentato dalla scarsa dimestichezza con una metodologia nuova, che continua purtroppo a non essere adeguatamente affrontata nei corsi di laurea e di specializzazione.
La SIOT, attraverso il Gruppo di Lavoro Ortopedia Basata su prove di Efficacia (GLOBE), negli anni ha contribuito a produrre numerosi documenti basati su evidenze, comprese linee guida di interesse nazionale in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità (ISS), ottenendo sicuramente attestati di stima, ma non altrettanta diffusione e implementazione sul territorio nazionale.
Finalmente, una svolta determinante nel restituire un ruolo centrale alle linee guida si è verificata con l’approvazione della Legge 8 marzo 2017, n. 24 “Disposizioni in materia di sicurezza delle cure e della persona assistita, nonché in materia di responsabilità professionale degli esercenti le professioni sanitarie” che all’art. 5 stabilisce che gli esercenti le professioni sanitarie nell’esecuzione delle prestazioni sanitarie debbano attenersi, salve le specificità del caso concreto, alle raccomandazioni previste dalle linee guida (LG) elaborate da enti e istituzioni pubbliche e private, da società scientifiche e associazioni tecnico-scientifiche delle professioni sanitarie iscritte in apposito elenco istituito e regolamentato con DM 2 agosto 2017, pubblicate dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS) nel Sistema Nazionale Linee Guida (SNLG), previa verifica di conformità della metodologia adottata a standard internazionalmente riconosciuti e resi pubblici da parte dell’Istituto stesso, e della rilevanza delle evidenze scientifiche dichiarate a supporto delle raccomandazioni.
Con la legge 24/2017 l’SNLG costituisce un punto di accesso unico per professionisti sanitari, manager, decisori, utenti e caregiver a un corpus di linee guida per la pratica clinica e la salute pubblica ordinato secondo criteri di rilevanza, non ridondanza e coerenza interna. Al contempo, l’ISS, attraverso il Centro Nazionale per l’Eccellenza Clinica, la Qualità e la Sicurezza delle Cure (CNEC) funge da garante metodologico e indipendente per la valutazione di LG prodotte da terzi e per la produzione di linee guida di buona qualità, informate dalle migliori evidenze disponibili e rispondenti ai bisogni di salute del Paese sulla base di criteri di rilevanza e impatto clinico, economico e sociale.
Alle Società Scientifiche accreditate invece è affidato il ruolo di produrre documenti su temi di elevato interesse, nel rispetto della metodologia indicata da SNLG.
La SIOT, forte di una collaborazione con l’ISS sulle linee guida avviata dal GLOBE quasi venti anni fa e di una Commissione Linee Guida dedicata, ha sottoposto al processo di valutazione SNLG due documenti originali che hanno soddisfatto gli standard metodologici e sono ora ufficialmente disponibili sul portale (snlg.iss.it). Il primo è l’aggiornamento 2021 della linea guida sulla prevenzione delle infezioni in chirurgia ortopedica pubblicata dal GIOT nel 2018. Il secondo è un documento sulla gestione delle fratture del femore prossimale nell’anziano, che in questo numero del GIOT viene riassunto in una forma “sintetica” di 23 pagine.
Le linee guida SIOT sono documenti elaborati da gruppi multidisciplinari di professionisti preparati e motivati, caratterizzati da profili e competenze diverse e complementari, che sono giunti alle raccomandazioni espresse nel testo secondo un percorso rigoroso, esplicito e condiviso, sotto l’egida della SIOT in collaborazione con altre Società Scientifiche di riferimento (8 per la LG prevenzione delle infezioni, 18 per la LG sulle fratture di femore). Si tratta di documenti ad uso e consumo dei professionisti, realizzati con lo scopo di rendere migliore e più aggiornato il percorso assistenziale, di ridurre la variabilità ingiustificata dei comportamenti e in definitiva di fornire dei riferimenti solidi che rendono più sicura la pratica clinica e chirurgica.
La legge sulla responsabilità, ma prima ancora l’etica e la sensibilità professionale, richiedono la conoscenza di questi documenti e l’applicazione giudiziosa delle raccomandazioni che forniscono alla propria pratica clinica.