Riassunto
Background. Gli impianti a stelo corto di nuova generazione presentano alcuni vantaggi indiscutibili che li rendono particolarmente attraenti. Per una buona riuscita dell’intervento di protesica d’anca, tuttavia, è fondamentale rispettare la normale anatomia e biomeccanica dell’articolazione.
Obiettivi. Stabilire se questi impianti di nuova generazione sono in grado di rispettare i parametri biomeccanici dell’anca, quali l’offset e la lunghezza dell’arto, oltre a valutare i risultati clinici ottenuti.
Metodi. Sono stati valutati i principali parametri radiografici quali il centro di rotazione verticale ed orizzontale, l’offset femorale e la lunghezza dell’arto in 147 pazienti cui è stato impiantato uno stelo corto nel periodo Luglio 2010-Luglio 2012 presso il Private Hospital The Avenue, a Melbourne, Australia. Tali pazienti sono stati valutati anche clinicamente mediante l’Harris Hip Score ed il WOMAC, in fase preoperatoria, a 3 mesi e a 1 anno dall’intervento.
Risultati. I 4 parametri radiografici fondamentali si sono discostati leggermente dai valori dell’arto controlaterale, e nella maggior parte dei casi mai più di 5mm rispetto al controlaterale. I risultati clinici ottenuti si sono rivelati in linea con quelli degli steli tradizionali.
Conclusioni. Con lo stelo Nanos®, possiamo aspettarci solo lievi e probabilmente differenze insignificanti nei principali parametri biomeccanici e nella lunghezza dell’arto; da un punto di vista clinico i risultati sono eccellenti. Pertanto, riteniamo lo stelo Nanos® un impianto estremamente valido.
Summary
Background. New generation short stem implants have some unquestionable advantages, which make them particularly attractive. However, in order to achieve good clinical results every implant must respect the normal joint anatomy and biomechanics.
Objectives. To evaluate if these implants can fulfill the normal biomechanical parameters, such as femoral offset and leg length, and to assess the clinical outcome.
Methods. The main radiographic parameters (horizontal and vertical rotation centre, femoral offset, leg length) have been evaluated in 147 patients who had a short stem implanted between July 2010 and July 2012 at the Private Hospital The Avenue in Melbourne, Australia. Patients have been clinically assessed with the Harris Hip Score and the WOMAC score preoperatively and at 3 months and at 1 year follow-up.
Results. Restoration of the four main radiographic parameters was achieved within 5 mm of the contralateral side in most of our patients. Clinical results are excellent, as with the standard stems.
Conclusions. With the Nanos® stem we can expect only minor and probably meaningless differences concerning the biomechanical parameters and the leg length; clinical results are comparable to the standard stems. Therefore, we believe the Nanos® stem to be a very useful implant for the total hip arthroplasty.