La legislatura in corso sembra finalmente avviata ad affrontare il tema della responsabilità professionale in ambito sanitario. Ciò anche grazie al fatto che il dibattito su tale tematica si è allargato, peraltro stimolato dal Ministro della Salute, che ha istituito una commissione consultiva ad hoc la quale ha prodotto un documento reso pubblico lo scorso agosto.
Nell’anno in corso si è discusso ampiamente dei costi della medicina difensiva (stimati in circa 10-12 miliardi di €uro come confermato anche dall’ultimo studio effettuato dall’Agenas 1) e del conseguente spreco di risorse economiche sempre più preziose, diretta conseguenza del timore di un procedimento a proprio carico, sia esso penale, civile o amministrativo-contabile. Si è altresì accesa la discussione sugli effetti sempre più negativi che il rischio assicurativo/professionale ha sull’attività medica, che sta peraltro allontanando i giovani dalle specialità più esposte. Tutti fattori che in definitiva danneggiano i cittadini pazienti.
Sono pertanto da accogliere positivamente la recente predisposizione di un testo unificato da parte della Commissione Affari Sociali della Camera e il dibattito parlamentare finalmente avviato sulle proposte normative in tema di responsabilità professionale.
Ma vediamo alcune delle disposizioni oggetto di discussione.